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Valeria Montaldi
2012.01.1
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Valeria Montaldi è una giornalista e scrittrice italiana. È nata a Milano, dove ha seguito gli studi classici e si è laureata in Storia della Critica d'Arte. Dopo una ventina d'anni di giornalismo dedicato a luoghi e personaggi dell'arte e del costume milanese, nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il mercante di lana, che ha riscosso un immediato successo di pubblico e di critica, ottenendo tre riconoscimenti, il Premio Ostia Mare di Roma, Il Premio Città di Cuneo e il Premio Frignano. A Il mercante di lana sono seguiti, rispettivamente nel 2003 e nel 2006, Il signore del falco e Il monaco inglese: entrambi sono stati selezionati per il Premio Bancarella. Il manoscritto dell'imperatore è l'ultimo romanzo, uscito sempre per Rizzoli nel settembre 2008 e vincitore del Premio Saturo d'argento 2009 di Leporano. Le storie di Valeria Montaldi sono ambientate intorno alla metà del Duecento e spaziano dai castelli della Valle d'Aosta alle strade della Milano comunale, dai boschi del contado lombardo fino alle terre della Marca Trevigiana. Nella narrazione si intrecciano le vicende di aristocratici, popolani, monaci, eretici, mercanti, armigeri, streghe e inquisitori. A fare da filo conduttore, il benedettino frate Matthew che, anche nell'ultimo romanzo, si trova suo malgrado coinvolto in avvenimenti drammatici scatenati da un misterioso codice miniato. Solleticando un'insana brama di possesso da parte di molti, il codice dà origine a una serie di intrighi capaci di coinvolgere le più alte cariche del potere civile e religioso del tempo. I romanzi di Valeria Montaldi sono stati venduti e pubblicati in numerosi paesi, anche extra-europei. L'autrice vive e lavora a Milano.

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Villa Bianca
2013.06.10
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Villa Bianca è un edificio residenziale di Napoli ubicato tra via Francesco Petrarca e via Posillipo, progettato da Massimo Pica Ciamarra. L'edificio, ultimato nel 1970, ruota attorno ad una piazzetta-corte e grazie al progetto organico di Pica Ciamarra, ingloba un ambiente voltato di precedente edificazione ed un antico colombarium. Sulle coperture sorge un tetto-giardino. L'architetto Pica Ciamarra utilizza alcune parti dell'edificio come studio e laboratori di progettazione.

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Historia De Un Amor
2013.06.4
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Historia de un amor, in lingua italiana Storia di un amore, è una canzone scritta dal cantautore panamense Carlos Eleta Almarán, nel 1956, in forma di bolero. L'autore la scrisse dopo la morte della moglie del fratello. Fu usata come colonna sonora, proprio nel 1956, nel film Libertad Lamarque, ed è stata interpretata in italiano da Iva Zanicchi e Nicola di Bari, e da molti artisti internazionali, tra i quali: Guadalupe Pineda, Eydie Gormé, Los Paraguayos, Abbe Lane, Julio Iglesias, Angélica María, Nana Mouskouri, George Dalaras, Perez Prado, Laura Fygi, Pedro Infante, Dalida, Luis Miguel, Yasar, Lili Boniche, Los Tres Ases, Dany Brillant.

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Andrea Mantegna
2012.01.8
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Andrea Mantegna è stato un pittore e incisore italiano. Si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove maturò il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città quali Fra Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e, soprattutto, Donatello, dai quali imparò una precisa applicazione della prospettiva. Mantegna si distinse infatti per la perfetta impaginazione spaziale, il gusto per il disegno nettamente delineato e per la forma monumentale delle figure. Il contatto con le opere di Piero della Francesca, avvenuto a Ferrara, marcò ancora di più i suoi risultati sullo studio prospettico tanto da raggiungere livelli "illusionistici", che saranno tipici di tutta la pittura nord-italiana. Sempre a Ferrara, poté conoscere il patetismo delle opere di Rogier van der Weyden rintracciabile nella sua pittura devozionale; attraverso la conoscenza delle opere di Giovanni Bellini, di cui sposò la sorella Nicolosia, le forme dei suoi personaggi si addolcirono, senza perdere monumentalità, e vennero inserite in scenografie più ariose. Costante in tutta la sua produzione fu il dialogo con la statuaria, sia coeva sia classica.

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Torna A Surriento
2013.06.6
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Torna a Surriento è una canzone napoletana, composta nel 1902 da Ernesto De Curtis e scritta da suo fratello, Giambattista. La canzone fu ufficialmente pubblicata con diritti d'autore nel 1905 (prima registrazione in giugno da parte del tenore Mario Massa), momento dal quale divenne molto popolare, e fino ad oggi è stata eseguita da innumerevoli cantanti, tra cui Tito Schipa, Beniamino Gigli, Elvis Presley, Dean Martin, José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Meat Loaf, Mario Lanza, Franco Corelli, Robertino Loretti, Giuseppe Di Stefano, Francesco Albanese e Giuni Russo. Claude Aveling scrisse il testo in inglese della canzone, intitolato Come Back to Sorrento, da cui Doc Pomus e Mort Shuman la riadattarono per la versione di Elvis Presley, intitolata Surrender. La canzone fu presentata in pubblico per la prima volta nel 1902, eseguita probabilmente dalla coppia Giovanni Ambrosini e Maria Cappiello, quando il presidente del consiglio Giuseppe Zanardelli alloggiò all'hotel di Guglielmo Tramontano, allora sindaco di Sorrento. Fu annunciato che il brano era stato composto su richiesta di Tramontano, amico di Giambattista, per celebrare la permanenza di Zanardelli. In realtà una ricerca più recente indica che i fratelli depositarono una copia del brano nel 1894, ovvero otto anni prima dell'esecuzione pubblica, e che quindi il brano fu soltanto riadattato per l'occasione.

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Pittura Romana
2013.06.5
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La pittura romana è una delle scuole pittoriche che meglio si sono tramandate, nella generale rovina della pittura antica. I romani assimilarono in larga parte dall'altissima civiltà pittorica greca, imitandone i modelli e le tecniche e creando innumerevoli copie che, come è successo per la scultura, spesso ci permettono di conoscere con una certa approssimazione gli originali. La straordinaria conoscenza della pittura romana è dovuta soprattutto alle uniche condizioni di preservazione delle città vesuviane di Pompei, Ercolano e Stabia, dove sono stati ritrovati enormi quantitativi di pitture, soprattutto affreschi parietali. Le pitture pompeiane sono databili tra il II secolo a.C. e la data dell'eruzione, il 79 d.C. Un altro grande serbatoio di pitture romane sono i ritratti su tavola delle mummie di Fayum in Egitto, databili tra la fine del I secolo a.C. e la metà del III secolo d.C. Ma la stessa Roma ha preservato alcuni notevoli esempi di pitture, spesso analoghe agli esemplari pompeiani ma più antiche, confermando come i modelli venissero innanzitutto elaborati nella capitale e da qui si diffondessero nelle province.

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Remo Riva
2013.06.1
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Si trasferì presto a Milano dove frequentò l'Accademia di Belle Arti di Brera sotto Wildt un famoso Maestro dell'epoca dal quale però non fu influenzato artisticamente. Il suo grande talento fu presto notato infatti vinse alcuni tra i più prestigiosi premi di quegl' anni. Per la scultura nel 1935 vinse il premio Fumagalli con un'opera intitolata "Il Marciatore" e nel 1944 il Tandardini con "il Combattente". Affermatosi come scultore con i più importanti riconoscimenti ottenne nel 1950 anche il Premio Lissone per la pittura con un quadro pieno di luce" La scolarina", raffigurante una giovinetta. Fece inoltre numerose mostre personali nelle più importanti città - Milano, Bologna, Torino, Voghera, Firenze, Ivrea, Parigi, New York - ed inoltre espose alla XX Biennale di Venezia e alla II e III Quadriennale di Roma ed in molte altre collettive non solo in Italia. Sue importanti opere si trovano in musei e gallerie in Italia e all'estero oltre che in varie collezioni private. Sono opera sua: Il monumento in bronzo ad Alessandro Manzoni nel cortile della biblioteca Ambrosiana (Milano), il busto di Nazario Sauro nel Museo del Castello Sforzesco di Milano (dovuto alla vincita di un concorso indetto dalla Regina d'Italia), La Pietà dell'Angelicum, il Busto di Giuseppe Mazzini erigendo della città di Voghera, il grande busto in bronzo di S.E. il Marchese Mario Mocchi referendario dell'Ordine equestre del S. Sepolcro, collocato nella sede dell'ordine, L'arciere della Galleria d'arte Moderna della città di Milano, il busto di S.S. Pio XII nel museo Vaticano. Sue opere si trovano anche all'Accademia di Brera dove insegnò e alla Pinacoteca Ambrosiana. Ci sono inoltre diversi monumenti nel cimitero Maggiore di Milano. Suo è anche lo spettacolare e maestoso monumento ai Caduti di Tutte le Guerre di Castellanza. Artisticamente nell'arte contemporanea fece parte di una triade con Messina e con Manzù di cui era amico. Il fatto che non ebbe la fama duratura dei suoi colleghi è dovuto oltre che alla sua misantropia, alla sua grande umiltà. Di lui si occuparono i più famosi critici dell'epoca, lodandone sempre lo straordinario talento. Ricordiamo tra gli altri Spartaco Balestrieri, Marziano Bernardi, Luigi Carluccio, Leonardo Borgese, De Grada, Lepore, Carlo Carrà, Galvano, Dragone, e Bonardi ecc. Remo Riva fu grande amico del pittore impressionista trevigiano Aurelio Villanova: fu proprio lui con gli amici pittori Enzo Simonetti e il maestro Juanito Americo Vettore a scoprirne la drammatica morte. Morì all'età di 65 anni solo nel suo studio a Milano sua città d'adozione.

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International Championship Wrestling
2013.06.3
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La International Championship Wrestling (ICW) era una società sportiva di wrestling italiana, fondata nel 1995. La quasi totalità dei match erano gli "street figth match", incontri disputati su ring composti da oggetti ed in alcuni casi da autovetture a formare i lati del ring. Rinomata per la violenza degli incontri, i quali molto fecero discutere. Nel 1999 il match tra Il campione Michele Tortora, e Bisonte Fiorentino fu sospeso dalle forze dell'ordine per eccessiva violenza e scorrettezze da parte di Tortora. La federazione campana, con sede ad Acerra, aveva un proprio spazio televisivo su Tele Akery. La compagnia chiude i battenti nel 2001 per problemi finanziari.

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Massimo Scolari
2012.01.12
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Massimo Scolari è un architetto, pittore e designer italiano. Si laurea in architettura a Milano nel 1969, nello stesso anno entra nella redazione di Controspazio. Dal 1973 è docente di Disegno e Rilievo all'Università IUAV di Venezia e dirige la collana di architettura della FrancoAngeli. Nel 1977 diventa redattore di Lotus International e dal 1982 collabora con Casabella. Dal 1989 al 1995 è direttore di Eidos. Visiting professor nelle maggiori università americane ed europee tra le quali: Cornell University, Cooper Union, New York, Institute for Architecture and Urban Studies, New York, Technische Universität, Harvard University, Royal College of Art. Attualmente è Visiting Professor alla Yale School of Architecture. Dal 1989 progetta mobili per Giorgetti, di cui è stato anche direttore artistico fino al 2001. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive, in Europa, Giappone, Russia e Stati Uniti. Le sue opere sono nelle collezioni permanenti del MoMA, del Teheran Museum of Contemporary Art, del Deutsches Architektur Museum e del Centre Pompidou. Ha realizzato installazioni alla Biennale di Venezia 1980, 1984, 1991, 1996, 2004 e alla Triennale di Milano 1973 e 1986. I suoi studi sulla rappresentazione sono stati pubblicati da Marsilio in Il disegno obliquo. Nel 2007 in occasione della personale al Museo Riva del Garda è stato pubblicato da Skira il libro Scolari.

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Gian Giacomo Dolcebuono
2012.01.9
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Gian Giacomo Quadri, detto Dolcebuono, è stato uno scultore e architetto svizzero, originario del canton Ticino. Fratello di Giovanni Antonio e abbiatico dell'ingegner Giacomo Antonio Dolcebuono che nel 1396 ideò uno dei primi progetti della facciata della Certosa di Pavia. Noto tra il 1460 e il 1504, svolse il suo apprendistato nella bottega di Giovanni Solari e del fratello Guiniforte Solari, contemporaneamente al suo coetaneo Giovanni Antonio Amadeo con il quale condivise numerosi progetti architettonici. Attivo nel 1467 al Duomo di Milano (Morscheck 1986), nel 1472 è indicato come magistro operante all'"altare di San Giuseppe" in Duomo su disegno dell'Amadeo (Annali, 1877, 276ss), nel 1473 esegue le "decorazioni" per la cappella di chiesa di Santa Maria presso San Celso con Lazzaro Palazzi (Annali, II, 281) e fornisce delle "decorazioni in cotto" per il chiostro grande della Certosa di Pavia. Per l'esecuzione dei bassorilievi della parte destra della facciata della Certosa di Pavia, occorre sottolineare l'importanza del patto di collaborazione del 15 settembre 1473 tra il Nostro e altri quattro artisti: il veterano scultore Giovanni Antonio Piatti, il luganese Giovanni Antonio Amadeo (amico già dai primi anni d'apprendistato), Lazzaro Palazzi e Angelo da Lecco (nato a Lugano!, figlio di Cristoforo), legati in una consorteria determinata dai vincoli parentali e dalle comuni origini comacine: consuetudini risalenti ad Autari (584 d. C. ), re dei Longobardi e all'editto di Rotari che spiegano la secolare specializzazione delle popolazioni dell'Insubria nelle arti murarie e il suo affermarsi sui cantieri medioevali di tutta Europa. Nel 1488 è richiesto per un sopralluogo al cantiere del Duomo di Pavia (Maiocchi, 1937, 334); la costruzione del Duomo di Pavia iniziò nel 1488 sotto la direzione dell'architetto Cristoforo Rocchi, ben presto sostituito dal Nostro e da Giovanni Antonio Amadeo. Il progetto originale, con tre navate nell'asse longitudinale e nel transetto, affiancate da nicchie semicircolari e grande cupola centrale raccordata mediante nicchioni triangolari, riflette anche l'influenza decisa del Bramante, per il quale la cattedrale pavese costituì in pratica una prova generale per la nuova Basilica di San Pietro a Roma. Nell'aprile 1489 con Lazzaro Palazzi sovrintende la costruzione del Tempio Civico dell'Incoronata a Lodi (Novasconi, 1974, 448). Dopo il fallimento dei progetti di Giovanni Nexemperger di Strasburgo, il 13 aprile 1490 con l'Amadeo assume il compito della costruzione della "cupola" e del "tiburio" del Duomo di Milano, terminati il 24 settembre 1500 (Annali, III, 116); quindi dirige i lavori nel cantiere della chiesa di Santa Maria presso San Celso fino all'assunzione dell'Amadeo il 1º febbraio 1494 (Casati, 1870, 38, 40ss, 51, 63, 96, 100ss); il 1º agosto 1497 stima con l'Amadeo una statua di Andrea Fusina (AF, Mastro 848) ed entrambi il 20 ottobre 1497 sono presenti alla consegna del marmo, stimato da Santino da Vigevano, a Cristoforo Solari per dei lavori nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, e fornisce all'Amadeo "decorazioni in cotto" per il tiburio delle Grazie(Schofield, 1986, 47ss). San Maurizio al Monastero Maggiore è una chiesa di Milano, un tempo sede del più importante monastero femminile dell'Ordine Benedettino in città, collocata all'angolo tra via Luini e Corso Magenta. Di fondazione antichissima (le prime attestazioni risalgono all'età longobarda, il monastero venne fondato utilizz...

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Milo Manara
2012.01.7
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Manara detto Milo è un autore di fumetti italiano, conosciuto in Italia e all'estero per il fascino sensuale delle sue tavole.

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Paccheri
2013.06.14
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I paccheri sono un tipo di pasta tradizionale napoletana aventi la forma di maccheroni giganti, generalmente realizzati con semola di grano duro. Il termine deriva del greco antico (da "πας" e "χειρ") dei primi fondatori di Parthenope e ancora usato nella lingua italiana come "pacca", ovvero uno schiaffo dato a mano aperta, senza intenzioni ostili. Da qui il nome del tipo di pasta, dalla taglia molto superiore alla norma, in genere accompagnato da sughi succulenti. I paccheri possono essere anche farciti, di ricotta o altri ingredienti, e serviti con il ragù.

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Studiolo Di Francesco I
2013.06.8
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Lo Studiolo di Francesco I è uno degli ambienti più famosi di Palazzo Vecchio a Firenze. Lo Studiolo è una delle creazioni più alte ed originali del manierismo fiorentino, frutto della collaborazione tra l'intellettuale Vincenzo Borghini e un team di artisti capeggiati da Giorgio Vasari.

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Tortano
2013.06.2
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Il tòrtano è un rustico tipico della cucina napoletana. È molto simile al casatiello dal quale si differenzia per la mancanza di uova intere nell'impasto. Attualmente entrambi i nomi, casatiello e tortano, vengono spesso utilizzati come sinonimi, ad indicare un rustico più ricco di formaggi e salumi nella farcitura rispetto alle originarie ricette tradizionali. Il casatiello oltretutto è tipico di Pasqua.

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Sabrina Salerno
2013.06.5
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Scoperta da Claudio Cecchetto, è divenuta celebre negli anni ottanta come cantante vendendo 20 milioni di dischi in tutto il mondo e con la partecipazione ad alcuni spettacoli televisivi Italiani quali W Le Donne e Premiatissima. Con il suo debutto in veste di cantante ha successo soprattutto grazie agli album Sabrina, Super e Over The Pop e a singoli di genere Italo Disco come Sexy Girl e Boys (Summertime Love), quest'ultimo raggiunse la terza posizione della classifica Britannica, prima artista Italiana a raggiungere tale risultato. Dopo aver suscitato interesse anche grazie alle sue misure da Pin-Up ed essendo divenuta una delle icone sexy degli anni ottanta, ha proseguito la sua carriera incidendo diversi album, partecipando ad alcuni film e ad altrettanti spettacoli teatrali e televisivi.

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