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Enrico Marini 2012.01.5 |
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Enrico Marini è un autore di fumetti italiano . Studia grafica presso la scuola di belle arti di Basilea. Nel 1987 debutta in campo fumettistico partecipando al concorso per nuovi talenti del Festival de la bande dessiné di Sierre. Qui viene notato da un giornalista che lo presenta alla casa editrice Alpen Publisher. Disegna una prima storia intitolata La colombe de la place rouge e poi inizia a pubblicare sulla Tribune de Genève. Dal 1992 al 1993 realizza quattro volumi della serie Un dossier d'Oliver Varese. Nel 1992 inizia a disegnare la serie di Gipsy sui testi di Thierry Smolderen e ne pubblica quatto volumi. Dall'incontro con Desberg nasce una storia western intitolata La rosa del deserto grazie alla quale vince in premio Betty Boop al Festival de Hyeres per la migliore grafica nel 1996 e il premio Association libraires de la bande dessiné al Festival di Angoulême nel 1997. Lo scorpione è il titolo dell'ultima serie messa in cantiere da Marini con i testi di Desberg. Si tratta di una storia di cappa e spada ambientata nella Roma del 1750. Tale serie si distingue per l'accurata riproduzione delle armi, dei costumi e dei colori dell'epoca. Nel 2007 da il via alla serie Les Aigles de Rome, le cui vicende hanno inizio nell' 11 a.C.
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Duckis 2013.06.11 |
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I Duckis sono una famiglia di personaggi immaginari dei fumetti Disney Italia, creata nel 1999 dagli autori Bruno Concina (testo) e Valerio Held (disegni).
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Nerthus 2013.06.2 |
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Nerthus è una divinità del paganesimo germanico associata con la fertilità. Venne citata da Tacito, storico romano del I secolo, nella sua opera intitolata De origine et situ Germanorum. Esistono varie teorie riguardo alla sua divinità, e potenziali tracce del suo culto tra le tribù germaniche. L'asteroide 601 Nerthus ha preso il nome da questa divinità.
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Teatro Gustavo Modena 2013.06.6 |
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Il teatro Gustavo Modena è un teatro situato a Vaiano, in provincia di Prato. È intitolato all'attore e patriota Gustavo Modena, vissuto nella prima metà del XIX secolo. Il cinema-teatro nasce per iniziativa della Filodrammatica Gustavo Modena presente a Vaiano fin dal 1904. La Filodrammatica aveva realizzato nel paese un teatro di 400 posti che nel secondo dopoguerra venne distrutto per essere trasformato nella locale Casa del Popolo. Per assolvere agli scopi culturali negli anni cinquanta la filodrammatica realizza una nuova struttura che, pur destinata prevalentemente alla funzione di cinematografo, grazie al suo ampio palcoscenico fisso dotato di sipario e graticcia, ha costituito per vari decenni la principale struttura di riferimento per le più importanti iniziative di carattere culturale e sociale dell'intera Val di Bisenzio. Dopo anni di grande successo di pubblico, il cinema-teatro chiude nei primi anni ottanta in coincidenza della crisi che in quegli anni travolge l'industria cinematografica e delle nuove misure di sicurezza che impongono spesso consistenti interventi di adeguamento dei locali. Il Gustavo Modena chiude nel 1983 e, solo dopo lavori di adeguamento eseguiti su progetto dell'ingegner Patrizio Bessi, nel 1998 ha ripreso la sua attività riconfermando la sua vocazione cinematografica senza rinunciare a svolgere quel ruolo di terminale delle attività culturali e delle iniziative formative, ricreative e sociali presenti sul territorio che aveva contraddistinto l'attività della Filodrammatica fin dai suoi primi anni di vita.
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Dany Locati 2013.06.3 |
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Nata a Milano, ma residente a Villasanta, è stata per 5 volte campionessa italiana, e con la maglia azzurra ha disputato 5 edizioni del campionato del mondo (miglior risultato, l'8º posto del 2004), 2 edizioni degli europei (miglior risultato, il 6º posto nel 2004), 33 gare di Coppa del mondo tra il 1999 ed il 2006, ed un'edizione dei Giochi Olimpici invernali a Salt Lake City 2002, dove concluse nona sulla pista di Park City. La sua ultima gara è stata una discesa di Coppa del Mondo a Calgary nel novembre del 2006, ma il ritiro, dovuto soprattutto a motivi fisici, era stato già annunciato nell'agosto precedente.
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Palazzo Delle Congregazioni 2013.06.13 |
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Il Palazzo delle Congregazioni è uno storico palazzo, sede del liceo classico Antonio Genovesi, che sorge in piazza del Gesù Nuovo a Napoli, alla sinistra della chiesa del Gesù Nuovo. Fa parte, insieme alla chiesa del Gesù Nuovo ed alla casa Professa dei Padri Gesuiti, della cosiddetta insula gesuitica, cioè il complesso della compagnia di Gesù, instauratasi nel 1584 nel palazzo Sanseverino.
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Palazzo Filomarino 2013.06.5 |
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Lo storico Palazzo Filomarino di Napoli è ubicato al numero 12 di via Benedetto Croce. Abitato nei secoli da importanti famiglie nobili locali, divenne residenza del filosofo Benedetto Croce fino alla sua morte nel 1952. Ospita oggi l'Istituto Italiano per gli Studi Storici e la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce.
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Tiziana Lauri 2013.06.9 |
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Figlia d'arte (il padre è Guido Lauri, primo ballerino étoile del Teatro dell'Opera di Roma, e la madre è la danzatrice classica Anna Maria Paganini) svolge un'infanzia priva di studi di danza, dedicandosi alla pratica del pianoforte. All'età di 13 anni, contrastando la volontà dei genitori, si presenta ad Attilia Radice che la ammette subito al 5º corso della scuola di ballo dell'Opera. Nel 1977, con un Passo d'Addio straordinariamente promettente, si diploma con il punteggio massimo ed è invitata da André Prokovsky ad unirsi al corpo di ballo del teatro, di cui diviene ballerina solista dopo un solo anno. Lodata da Vittoria Ottolenghi quale "giovane stella emergente, bellissima e di grande temperamento", si perfeziona a Cannes (Hightower, Ferran) a Parigi (Chauviré, Franchetti) e a Londra (Messerer, Plissetsky), si esibisce a Spoleto, Amburgo e Zurigo ed è prima ballerina ospite del Comunale di Bologna. I ruoli che la vedono "applauditissima" interprete vanno dai toni da commedia brillante come quelli di Swanilda in Coppelia al registro lirico-drammatico di Giulietta (nella coreografia di Erik Bruhn) ed includono sia creazioni - Le diable à quatre, Faust- che brani di puro virtuosismo come il balanchiniano Tchaikosvsky pas de deux o Le Corsaire di Petipa - spesso danzati in coppia con il cugino Raffaele Paganini. È proprio della sua inusuale posizione di parentela con numerosi artisti di talento (come gli altri cugini Alfonso, Augusto e Fabrizio Paganini e lo zio cantante lirico Giulio Neri) che la rivista americana DANCE MAGAZINE rende cronaca nel 1987. Lavora al cinema con Bertolucci, Majano e Zeffirelli ed è invitata in RAI da Emilio Ravel. In teatro le collaborazioni professionali comprendono incontri con figure artistiche rilevanti : da Anton Dolin e Nureyev a Plissetskaja e Makarova, da Grigorovich e Bessmertnova a Vassiliev e Maximova, da Bortoluzzi a Bujones e a Maximiliano Guerra, e ancora Patrick Dupond e Dominique Khalfouni. Medaglia d'oro al concorso Carlo Blasis del 1984, riceve i premi Apollon Musagète ('86), Perseo d'Oro ('87), David di Michelangelo ('88), Talenti dello Spettacolo Internazionale ('89), Coppa e Orso d'Oro di Berlino ('90). Laureanda in Psicologia ed istruttrice Reiki di 1º livello, sensibile all'Astrologia di ispirazione junghiana e all'Antroposofia, per un quinquennio giornalista e conduttrice televisiva, è in scena di recente - grazie, a detta di Alberto Testa, a "doti espressive non comuni" - con personaggi di intensa caratterizzazione come la Matrigna in Cenerentola o Madge la strega ne La Sylphide all'Opera di Roma. Nel 2011, quale sostenitrice del concorso Guido Lauri per la danza, in favore di giovani promesse e di personalità affermate del teatro di danza premia lo spettacolo Love affection ispirato alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
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Trebisonda Valla 2012.01.5 |
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Trebisonda Valla detta Ondina è stata un'atleta italiana, campionessa olimpica degli 80 metri ostacoli a Berlino nel 1936, nonché la prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro ai Giochi Olimpici.
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Ducati 1199 2013.06.14 |
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La Ducati 1199 Panigale è una motocicletta sportiva stradale realizzata dalla Ducati a partire dal 24 gennaio 2012. Il suo nome è tratto dalla cittadina di Borgo Panigale, sede della fabbrica bolognese.
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Che Cos'è Il Tempo? Che Cos'è Lo Spazio? 2013.06.12 |

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Che cos'è il tempo? Che cos'è lo spazio? è un saggio autobiografico del 2004 scritto dal fisico italiano Carlo Rovelli. Il libro descrive con un linguaggio semplice e senza l'utilizzo di formule matematiche la teoria della gravitazione quantistica a loop. L'autore del libro è uno dei principali contributori della teoria, al momento tra le migliori in cerca di conciliare tra la relatività e la meccanica quantistica. Nel libro l'autore inframmezza la descrizione della teoria fisica con episodi legati alla sua vita e alle sue scelte professionali e personali. In effetti il libro più che essere un saggio su una teoria fisica è un racconto della vita di un Italiano che affascinato dalla fisica decide di intraprendere la via della ricerca pura, una strada affascinante ma piuttosto incerta, sul piano lavorativo, in Italia. E infatti Rovelli emigra, dapprima negli USA, per poi tornare in Europa, ma in Francia, a Marsiglia. Nelle pagine finali del libro l'autore racconta nel dettaglio le sue esperienze professionali con il mondo accademico europeo e esprime alcune considerazioni personali sulla ricerca e sul mondo accademico americano e europeo.
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Una Donna Di Ragusa 2013.06.15 |
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Una donna di Ragusa è l'autobiografia di Maria Occhipinti, anarchica, femminista, pacifista e scrittrice siciliana nata a Ragusa nel 1921.
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Rocca De' Baldi 2013.06.4 |
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Rocca de' Baldi (la Ròca dij Bàud in piemontese) è un comune di 1.690 abitanti in provincia di Cuneo a 18 km dal capoluogo. Di particolare interesse storico è il suo castello, oggi di proprietà del comune e inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte. Inserito nel borgo medioevale, ospita il museo storico-etnografico provinciale "Augusto Doro". Da visitare sono anche la sede della confraternita di Sant'Antonio e l'oasi di Crava e Morozzo (300 ettari di superficie con oltre 135 specie di uccelli censite).
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Secondo Stile 2013.06.10 |
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Il secondo stile pompeiano è uno dei quattro "stili" (ma sarebbe più corretto parlare di schemi decorativi) della pittura romana. Detto stile architettonico, si colloca nel periodo che va dall'80 a.C. alla fine del I secolo a.C. circa. In questo tipo di pittura elementi come cornici e fregi con tralci vegetali cominciano ad essere dipinti invece che realizzati in stucco, riproponendo così, con abile gioco illusionistico di colori e ombre, ciò che durante il primo stile si realizzava in rilievo. Rispetto al primo stile, l'innovazione è fornita dall'effetto di trompe l'œil che si crea sulle pareti, dove al posto dello zoccolo si dipingono in primo piano podi con finti colonnati, edicole e porte dietro i quali si aprono vedute prospettiche. In questo periodo nacque così anche la figura del paesaggista, che, a Pompei, dipingeva i particolari dei giardini, molto richiesti dai committenti. Vitruvio nel VII libro si dilungò a descrivere la pittura degli "antichi", individuata come quella di primo e secondo stile: citò infatti, nell'ordine, l'incrostazione marmorea, poi uno stile a noi ignoto, con "cornicioni e riquadrature in giallo ocra", variamente disposte tra loro. Il successivo stile (secondo) era secondo lui un'imitazione di vedute di edifici, colonne e frontoni sporgenti e, negli spazi più grandi, di esedre dove venivano raffigurate intere scene figurate, tragiche, comiche o satiriche; nelle galleria invece si usavano particolari paesistici (porti di mare, promontori, coste, fiumi, sorgenti, edifici, boschetti, montagne, pastori con greggi. Infine cita le "megalografie", con simulacri di divinità, favole mitologiche, guerre troianae o peregrinazioni di Ulisse. Era anche in voga dipingere nature morte con cacciagione insieme a ortaggi e frutta; tali raffigurazioni si spiegano con l'usanza che c'era di inviare agli amici regali costituiti da generi alimentari crudi. Non si conoscono esempi di secondo stile fuori da Roma e l'area vesuviana, il che ha fatto pensare che, a differenza del primo stile che è un motivo ellenistico, il secondo stile sia un'invenzione tipicamente romana. Bisogna anche tenere conto delle condizioni delle città campane sepolte dal Vesuvio che non hanno pari esempi, la grandissima maggioranza delle decorazioni di secondo stile vennero perse o coperte da affreschi successivi. A Roma è presente in più antico di secondo stile, nella casa dei Grifi sul Palatino, databile tra il 120 e il 90 a.C. Negli scavi archeologici di Pompei questo stile è presente nella Villa dei Misteri e nelle case di Obellio Firmo, del Labirinto, delle Nozze d'Argento, del Criptoportico. L'esempio più ricco di questo stile si ha però alla villa di Boscoreale, risalente a dopo il 50 a.C., le cui pitture sono oggi smembrate in più musei . A Roma esistono anche gli affreschi della casa di via Graziosa, con scene dell'Odissea. In età augustea questo stile raggiunse una "fase B", negli affreschi della casa della Farnesina o dell'Aula isiaca. Si trattava di una ricca decorazione architettonica che fingeva i grandi complessi dell'ellenismo, con sale colonnate, porticati, riproduzioni di quadri di antichi e celebri pittori.
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Surya 2013.06.14 |
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Un dio che rappresenta, anche etimologicamente, la versione indiana dell'Elio greco-romano. Di solito è effigiato con un solo capo, ma talora con tre, in rapporto alle principali stazioni solare annuali e giornaliere. Ad esclusione, cioè, del Quarto Passo (notturno-invernale), che secondo le antiche credenze (teoria della terra piatta) avveniva agl'Inferi (dal tramonto all'alba, oppure fra l'autunno e la primavera).
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